Giorni difficili anche per Confindustria. A due anni dall’insediamento si proclama infatti un rimpasto nella squadra di Giorgio Squinzi, rimpasto che sarà formalizzato dalla riunione della Giunta. Dalla squadra va fuori un nome “pesante” come il romano Aurelio Regina, che dovrebbe essere sostituito da Carlo Pesenti.
Il colpo di scena si è avuto in occasione del Consiglio di presidenza: Squinzi ha annunciato il rimescolamento di alcune deleghe e principalmente l’intenzione di attribuirsi quelle su sviluppo ed energia finora conferite a Regina, che andrebbero a unirsi a quelle su Europa e infrastrutture. Di fatto Regina sarebbe stato “cacciato” dall’incarico.
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Ciò ha suscitato però molte perplessità. Numerose associazioni di categoria, così come diverse territoriali, avrebbero denunciato la mancanza di consultazione riguardo a una decisione che interessa deleghe di primo piano come quelle finora gestite da Regina. Un criterio, una decisione presa su due piedi, all’improvviso, “dalla sera alla mattina”, – si fa notare – finora mai usato in Confindustria. Altra fonte di dubbio, sarebbe lo squilibrio territoriale. Confidustria, con l’uscita di Regina ed l’ ingresso di Pesenti, sposta infatti il suo baricentro a vantaggio della Lombardia, con una centralità spiccata di Milano rispetto a Roma.
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Tra Aurelio Regina e Squinzi ci sarebbero state negli ultimi tempi molte divergenze sulla gestione di viale dell’Astronomia. Il clima che si vive in Confindustria viene definito «vivace se non addirittura teso». Infatti oltre all’uscita di Regina, la Giunta dell’associazione dovrebbe ratificare un importante rimpasto che dovrebbe prevedere diversi avvicendamenti in posizioni di peso.