In aprile si è vista una ripresa per l’industria italiana dopo il calo dello 0,5% registrato a marzo: stando alla stima del Centro Studi di Confindustria la produzione nel mese scorso è aumentata dello 0,2% sui trenta giorni precedenti. Gli esperti di Confindustria dicono che ad aprile l’indice destagionalizzato sia maggiore dello 0,3% rispetto al livello dell’aprile dello scorso anno.
Nel primo trimestre l’attività industriale ha avuto un aumento dello 0,1% sul quarto del 2013, quando aveva riacquistato lo 0,5% sul precedente (rivisto al ribasso dal +0,7% comunicato dall’Istat il mese scorso). Ad aprile, quindi, la variazione congiunturale acquisita per il secondo trimestre 2014 è di -0,3%.
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Da marzo 2013 si è accumulato un divario rilevante tra la linea piatta della produzione e il netto miglioramento tracciato dai giudizi sui livelli di produzione, il cui saldo è cresciuto di 18 punti (da -38 a -20), rilevati dall’istat nell’indagine mensile sulla fiducia delle imprese manifatturiere. Questo fenomeno è nuovo (in passato c’erano stati scostamenti nella grandezza del movimento, non nel segno).
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Questo diminuisce il valore degli indicatori qualitativi che continuano a puntare su un recupero dell’attività nei prossimi mesi. Nello specifico, le valutazioni dei direttori degli acquisti sugli ordini avuti dalle imprese manifatturiere italiane segnalano in aprile un significante aumento: la attinente componente del pmi si è attestata a 54,9 (da 52,8, soglia neutrale=50), massimo da aprile 2011; grazie agli ordini interni e principalmente esteri (a 58,3 da 57,2). In aprile, conclude la nota, la distanza dal picco di attività pre-crisi (aprile 2008) è -24,5%.