Nel corso del secondo trimestre 2014 la situazione economica dell’Italia non è stata delle più rosee. L’Italia, infatti, a partire dall’inizio dell’anno ha vissuto due trimestre profondamente negativi dal punto di vista del prodotto interno lordo, che ha maturato una diminuzione al -0,1 per cento nel primo e al -0,2 per cento nel secondo. A livello tendenziale, quindi, l’Italia è entrate formalmente in recessione e i dati del PIL lo dimostrano.
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Anche per il terzo trimestre 2014, tuttavia, la crescita del paese si manterrà su livelli piuttosto stabili. Le previsioni dell’Istat, infatti, rilevano la continuazione di un periodo di stagnazione, che porterà l’economia a oscillare su livelli piuttosto stabili.
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Le previsioni dell’Istat per il terzo trimestre 2014 mostrano infatti una possibile variazione congiunturale prossima al livello zero e oscillante tra un -0,2 per cento e uno 0,2 per cento. Alla luce di questi dati, anche su base congiunturale, il PIL italiano nel terzo trimestre dell’anno dovrebbe scendere al -0,3 per cento.
I dati dell’Istat sono stati commentati anche da Confindustria e dal suo presiedente Giorgio Squinzi, che ha sottolineato come nel corso del 2014 la situazione delle imprese italiane sia drammatica. In questo momento tutto il paese ha bisogno di ripartire, non solo le imprese, ma anche la società nel suo complesso.
L’Italia, tuttavia, da oltre 20 anni sta vivendo al di sopra delle proprie possibilità e sta consumando le proprie risorse e ricchezze. Per questo motivo anche le condizioni di vita dei cittadini sono peggiorate. Ma le previsioni non sono entusiasmanti.