Il settore della consulenza italiana prova a ripartire,trascinanto dalle grandi aziende. I dati pubblicati da Assoconsult, contenuti nell’Osservatorio sul management consulting 2014-2015 prodotto in collaborazione con l’Università di Tor Vergata, sono molto chiari a riguardo.
Durante il 2014 il fatturato complessivo del comparto è stato di quasi 3,3 miliardi, lo 0,2% del Prodotto interno lordo nazionale. “Dopo un biennio di lieve contrazione, il fatturato è tornato a salire in maniera decisa: +5,7%”, dettaglia il rapporto. Dopo un quinquennio di crisi, dunque, sono stati di nuovo recuperati i livelli del 2008. “Secondo gli operatori, il fatturato crescerà anche nel 2015, con un tasso di crescita delle piccole e medie imprese leggermente inferiore rispetto a quello delle grandi, e un calo contenuto per le micro”.
Proprio la questione dimensionale risulta centrale nel documento di Assoconsult, che traccia i caratteri delle 19mila imprese (da 35.500 addetti) del management consulting. L’85% di quell’universo di aziende è rappresentato infatti da micro imprese con meno di 3 addetti: “L’Italia è un Paese fortemente caratterizzato da imprese di piccole dimensioni e la consulenza, essendo al servizio dell’imprenditoria, è inevitabile che rispecchi le caratteristiche di fondo dei mercati che serve. A ciò, si aggiunge il fatto che ogni persona con un’esperienza manageriale è in grado di aprire una sua impresa di consulenza con un investimento complessivo molto limitato”.