Non sono bastate le mosse Bce per risollevare la fiducia dei consumatori. Stando infatti alle rilevazioni dell’Istat, durante il mesein corso l’indice che misura la fiducia dei consumatori è calato passando dai 100,2 punti di novembre a quota 99,7. La ‘quota 100’ fa riferimento alla situazione del 2005.
L’Istituto di Statistica registra che il peggioramento concerne tanto la componente economica sia quella personale, i cui indici diminuiscono rispettivamente a 103,2 da 103,9 e a 98,0 da 99,1. L’indice riferito al clima corrente si riduce a 97,2 da 99,0, quello relativo al clima futuro aumenta lievemente passando a 101,8 da 101,7.
Posti di fronte alle domande su quale sia e cosa ci si possa attendere riguardo alla situazione economica italiana, le risposte dei cittadini indicano un peggioramento: per i giudizi correnti si passa a -108 da -105, per le attese a -15 da -13. Quanto alla tendenza della disoccupazione, il saldo diminuisce a 48 da 53. Questo il parere dell’Istituto di statistica circa la fiducia dei consumatori:
I giudizi sulla situazione economica della famiglia migliorano (a -56 da -57, il saldo); per le attese, invece, il saldo scende a -19 da -16. I giudizi sul bilancio familiare migliorano (a -17 da -18). Gli italiani vedono più scuro anche sulla opportunità attuale di risparmio diminuisce a 114 da 115, mentre per il futuro i consumatori si attendono miglioramenti (a -53 da -55 il saldo). Le valutazioni sull’opportunità di acquisto di beni durevoli mostrano un peggioramento: il saldo passa a -89 da -79. Infine, I saldi che esprimono i giudizi e le attese circa la dinamica dei prezzi al consumo passano a -5 da -8 e a -18 da -19, rispettivamente.A livello territoriale il clima di fiducia aumenta nel Nord-ovest, diminuisce nel Nord-est e al Centro, ed è stazionario nel Mezzogiorno.