In Italia è ormai assodato che si procederà con l’innalzamento del tetto all’uso del denaro contante e la disposizione in questione, dopo aver alimentato numerose polemiche, ha finalmente lasciato spazio alla programmazione del monitoraggio.
Per quanto questa scelta del governo possa sembrare sbagliata, sarà necessario tenerla in considerazione per vedere se ci saranno effetti positivi o negativi sul sistema economico nostrano che da tempo lotta contro l’evasione fiscale. In Europa, intanto, si sperimentano vie alternative.
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A chiedere un monitoraggio attento della situazione italiana c’è il vicedirettore della Banca d’Italia Luigi Signorini che ha chiesto di mantenere un controllo dei pagamenti attivo. Bisogna infatti scoraggiare la circolazione troppo elevata di contante e al tempo stesso tenere sotto controllo sia i conti correnti che i money transfer.
Non tutta l’Europa, però, si muove nella stessa direzione. Sono state rese note delle iniziative estere che puntano a ridurre gli euro usati dai cittadini con l’obiettivo comune di sostenere la ripresa dei consumi. Il sindaco di Barcellona per esempio ha avviato un processo di stampa della moneta locale, alternativa all’euro che vale soltanto nella città spagnola. Una moneta che possono usare cittadini e commercianti per scambiarsi prodotti e servizi e che poi può essere usata per il pagamento delle tasse e dei servizi locali.
Una moneta, tanto per fare un esempio concreto, da usare per il pagamento dei trasporti. L’autarchia monetaria di Barcellona potrebbe diventare un modello da sperimentare in tutto il mondo. Il suo effetto dovrebbe essere la ripresa dei consumi evitando una nuova crisi monetaria.