Il bilancio delle occupazioni abusive delle case popolari è aumentato ancora e i dati stupiscono molto perché a Milano, in appena sei mesi, ben 500 altre case sono state occupate abusivamente, vuol dire che ci sono state mediamente 3 occupazioni al giorno.
I dati relativi alle occupazioni abusive delle case popolari milanesi, quelle per le quali molte famiglie sono ancora in graduatoria preoccupano molto: in primo luogo perché la media è di tre occupazioni al giorno negli ultimi 6 mesi e poi perché di tutte le case occupate abusivamente, le autorità riescono a recuperarne soltanto il 40%.
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I dati riferiti alla realtà lombarda di cui si parla, sono stati resi noti dall’Aler e pubblicati anche dal Corriere della Sera. Il confronto tra il 2013 e il 2014 è molto pesante perché se nel 2013 si parlava di 53 occupazioni al mese, per l’anno in corso la media è salita ad 80 occupazioni mensili.
Le occupazioni abusive sono un fenomeno da contrastare ma risultano ancora più gravi se si pensa che a Milano nel 2015 ci saranno milioni di visitatori per l’Expo. Chi vive nelle case popolari occupate abusivamente è in continua tensione e le istituzioni sono preoccupate che gli sgomberi, per quanto necessari, possano portare ad un’esplosione della tensione.
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Il disagio sociale, unito alle difficoltà delle amministrazioni pubbliche, si uniscono allo stallo del settore immobiliare. Il fatto che una casa sia occupata abusivamente, infatti, fa sì che gli inquilini non avvino opere di ristrutturazione o sistemazione dell’appartamento, con un nuovo calo degli ordini. In più, molte case sono occupate da veri e propri criminali cui è difficile chiedere anche soltanto i soldi dell’affitto o i soldi per il riscatto dell’appartamento.
Un sistema secondo cui i lavori fatti negli alloggi popolari sono anticipati dalle istituzioni e poi fatti pagare agli inquilini con un sistema a rate, potrebbe servire ad arginare il problema, anche se la soluzione è da tutt’altra parte.