A partire dal prossimo mese di luglio il personale medico del Servizio Sanitario Nazionel – SSN – potrebbe astenersi dal fornire a assistenza e prestazioni non legate ad emergenze o servizi non rinviabili nelle strutture ospedaliere italiane a causa delle agitazioni sorte in seguito al blocco, per decreto, della contrattazione nazionale e aziendale in vigore dal 2009.
> Servono 2 miliardi per evitare l’aumento dei ticket sanitari
L’ intersindacale che raggruppa tutte le categorie di dipendenti che fanno capo al Servizio Sanitario Nazionale – e cioè medici, veterinari, dirigenti sanitari e amministrativi, tecnici e altri dipendenti del Ssn – ha infatti già inviato una attenta lettera al Governo, al Parlamento e alle autorità regionali, in cui ha espressamente dichiarato la propria contrarietà al provvedimento di blocco della contrattazione e agli effetti della legge 122 del 2010, che vanifica alcune norme contrattuali.
> Nessun aumento per i ticket sanitari?
I dipendenti del SSN sostengono infatti, sulla base delle disposizioni della legge 122, di aver già affrontato numerosi sacrifici per quanto riguarda la mancanza degli aumenti, l’ esistenza di organici ridotti all’osso, o i turni estesi senza adeguati periodi di riposo compensativo.
Così, a partire da metà luglio, ci potranno essere serie agitazioni nelle corsie e negli uffici amministrativi delle strutture sanitarie pubbliche italiane, a tutto discapito del servizio ai cittadini.