In un post pubblicato prima di questo abbiamo parlato di una possibilità che il mercato delle locazioni apre ai privati che vogliono affittare il loro immobile. Oltre ai classici contratti stipulati tra privati, esiste anche la possibilità di affittare un immobile ad una società, una azienda che ha di norma la necessità di trovare un posto per i propri dipendenti in trasferta per un periodo di tempo determinato.
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Vediamo quindi di capire meglio quali possono essere le caratteristiche di tale contratto di affitto.
Il contratto di affitto intestato ad una società
Il contratto di affitto stipulato con una azienda viene in genere sempre intestato a nome della società attraverso il suo legale rappresentante, anche se questa poi utilizzerà l’immobile, come anticipato, non per esercitarvi all’interno la propria attività ma per adibire immobile ad uso abitativo a favore di un suo dipendente, funzionario o manager.
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Locatore e società decidono di comune accordo la tipologia contrattuale da adottare, sulla base delle esigenze di trasferimento. Quello che può variare, quindi, è la durata del contratto, che può essere breve in alcuni casi o anche allinearsi alla normale formula del 4 + 4.
Bisogna sapere che non esiste una specifica normativa in vigore per tale tipologia di contratti stipulati tra un privato e una società, ma i punti essenziali di riferimento per le Società di capitali, le Società a responsabilità limitata – Srl – e le società per azioni – Spa – sono sempre costituiti da quanto prevede la Legge 431 – 98 in materia di locazioni e il Codice Civile, negli articoli 1571 e seguenti. Si fa riferimento ovviamente anche alla dottrina giurisprudenziale precedente.