Sono considerati nativi digitali nelle statistiche, tutti coloro che sono nati dopo il 1980. Sono persone che adesso hanno un rapporto con le banche meno stabile di quello che hanno stabilito le generazioni precedenti. Ragazzi poco più che trentenni che dimostrano di potere e volere cambiare facilmente banca.
La portabilità dei conti correnti gioca di certo a favore di queste generazioni. I nativi digitali, infatti, nel 50% dei casi, dicono di essere pronti a cambiare banca. I motivi alla base del cambiamento sarebbero il calo del livello di customer experience ma anche l’aumento della concorrenza di altre realtà bancarie.
> Conti corrente, ci sarà la portabilità sprint
Ci sono tanti nuovi istituti di credito che hanno digitalizzato le procedure, eliminato molti costi di gestione e sono in grado di offrire prodotti di qualità a prezzi molto convenienti. Chi pensa che gli italiani siano lontani dalle banche online per via del loro gusto un po’ vintage, dovranno ricredersi di fronte alle nuove generazioni.
Sembra infatti che i trentenni dello Stivale siano molto soddisfatti dei prodotti digitali e apprezzino la facilità di cambiare istituto di credito anche alla luce del confronto dei costi che riesco a fare online.
Le persone che vorrebbero cambiare banca sono sempre più numerose e dicono che sono certe di cambiare istituto di credito nei prossimi sei mesi. Queste “certezze” arrivano dal World Retail Banking report, lo studio annuale condotto da Efma e CapGemini sul rapporto tra le banche che offrono servizi al pubblico indistinto e la propria clientela. Un report ormai arrivato alla dodicesima edizione.
Quello che si evidenzia dell’Italia, nel 2014 rispetto all’anno precedente è la leggera flessione (0,3%) dell’indice di Customer Experience e il recupero interessante ella soddisfazione da parte della clientela che è passato dal 40,5% al 51,9%.