La corruzione è una delle piaghe del nostro paese ma è un problema di portata mondiale. Il nostro paese, in questo momento, è sulla cresta dell’onda e secondo molti opinionisti non fa che accumulare brutte figure. L’ultima in ordine cronologico è legata alla pubblicazione dei dati sulla corruzione.
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Il grado di corruzione in Italia supera la media nazione e la situazione del Belpaese è peggiore di quella riscontrata in Turchia e in Polonia.
I dati sono stati raccolti ed elaborati da una ricerca della Ernst & Young riferita in particolare alla corruzione dei manager. Si è cercato di capire quanto i manager siano disponibili ad accettare tangenti, bustarelle e altri regali di varia natura, anche economici.
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La media mondiale è ferma al 57 per cento ma l’Italia va oltre fino al 60 per cento. Vuol dire che 6 manager su 10 sono facilmente corruttibili nel nostro paese. La Turchia e la Polonia che abbiamo citato prima come metro di paragone, hanno l’indice di corruttibilità fermo rispettivamente al 55 e al 59 per cento.
Sicuramente dove la crisi si sente di più, la corruzione dilaga mentre nei paesi economicamente più stabili il problema è attutito. Il paese più corrotto, ad ogni modo, è la Slovenia.