La sentenza della Corte Costituzionale è stata perentoria: il blocco dell’adeguamento pensionistico è stato sbagliato. Questo vuol dire che i titolari di pensioni più alte tre volte il minimo, dovranno avere indietro il 40% del mancato adeguamento all’inflazione. Ma di quanto si tratta?
I titolari di pensioni più alte tre volte il minimo si vedranno restituire il 40% del mancato adeguamento all’inflazione. La percentuale scenderà al 20% per chi ha un trattamento di 1800 euro e sarà del 10% per la fascia superiore. Come si può calcolare la somma di denaro che sarà restituita ai pensionati? La formula e la simulazione è stata realizzata da Altroconsumo.
> Pensioni 2016: +4 mesi per adeguamento
Ad agosto i pensionati, senza fare alcuna domanda, si vedranno restituire un po’ di soldi. L’esempio dell’associazione di consumatori è fatta calcolando gli arretrati degli anni 2012 e 2013, su tre fasce di reddito su cui applicare l’intero ammontare e la relativa percentuale di adeguamento dell’indice FOI. Così scrive Altroconsumo:
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pensioni tra 3 e 4 volte il minimo: rivalutazione del 40% dell’indice FOI;
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pensioni tra 4 e 5 volte il minimo: rivalutazione del 20% dell’indice FOI
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pensioni tra 5 e 6 volte il minimo: rivalutazione del 10% dell’indice FOI.
Ma il decreto interviene anche per la rivalutazione dell’importo degliarretrati per gli anni 2014 e 2015 e per quanto arriverà nel 2016. Infine a partire dal 2017 sarà introdotto un nuovo sistema diindicizzazione per tutti gli assegni. Le somme arretrate saranno corrisposte dal prossimo 1° agosto. L’Inps ha calcolato che le pensioni superiori a 3 volte il minimo, e pari o inferiori a 4 volte il minimo, fino dunque a 1500 euro, percepiranno dal 1 agosto una rivalutazione complessiva una tantum che, calcolando gli arretrati 2012-2015, sarà di 796,27 euro lordi.