Tutti si augurano che la BCE, presto o tardi, decida di fare quello che tutte le banche centrali stanno facendo: tagliare i tassi d’interesse per sostenere l’economia del paese o del continente. Le scelte del Giappone, per esempio, considerate molto aggressive in Europa, stanno soddisfacendo l’economia nazionale. La stampa del Vecchio Continente, invece, è convinta che la BCE deciderà il da farsi soltanto tra maggio e giugno.
►La crisi secondo Jens Weidmann
Si dovrà scegliere se tagliare i tassi d’interesse dallo 0,75 allo 0,50 per cento. Una decisione di questo tipo sarebbe giustificata dalla condizione economica attuale ma non sono ancora chiari gli effetti sull’economia del paese.
La domanda da porsi, oltre quella sugli effetti, è relativa al taglio dei tassi: è probabile che accada? Certo è che la ripresa economica è ancora molto lontana e la Germania resta l’unico punto di eccellenza dell’Europa. Weidmann, il capo della Bundesbank, ha dato il suo placet ad un eventuale taglio dei tassi ribadendo che comunque non si tratta di una soluzione definitiva alla crisi dell’Europa.
►Draghi e sopravvivenza dell’euro
Una considerazione simile l’ha fatta anche Christine Lagard a capo del GMI che è in un meeting che si è tenuto a Washington ha ribadito che la BCE può ancora fare molto ma la situazione europea deve essere risolta prima possibile e con decisione.