Il referendum proposto alla popolazione greca sta spaccando la popolazione e non soltanto in merito alla permanenza nell’euro o al rifiuto dei dettami europei, ma già a partire dal quesito che non sarebbe troppo chiaro. Ma cosa succede se vince il No?
Questo il quesito del refendum:
Al popolo greco è chiesto di decidere se accettare o meno una bozza di accordo tra la Commissione Europea, la Banca Centrale Europea e il Fondo Monetario Internazionale avanzata all’incontro dell’Eurogruppo del 25 giugno e che consiste in due documenti: il primo si chiama “Riforme per il completamento dell’attuale programma e per andare oltre” mentre il secondo si chiama “Analisi preliminare della sostenibilità del debito”.
– Se si rifiutano le proposte delle istituzioni, votare Non Approvo / NO.
– Se si accettano le proposte delle istituzioni, votare Approvo / SI.
Il No è promosso da Tsipras mentre la campagna per il Sì la stanno facendo i suoi oppositori.
>Cosa succede se vince il Sì in Grecia
A livello politico, con la vittoria del No sarebbe rafforzato l’attuale governo che potrebbe presentarsi davanti alle istituzioni europee legittimato dal suo popolo e chiedendo delle modifiche favorevoli alle richieste dei creditori con lo scopo di ottenere un nuovo credito. Sempre a livello politico ci sarebbe la sconfitta di tutti gli altri leader europei.
A livello finanziario ci sarebbe un nuovo accordo ma con maggiori difficoltà. La Grecia ha quasi esaurito del tutto le riserve e si prepara al default se non arriverà un nuovo prestito. Quindi anche in questo caso sono sempre i creditori ad avere l’ultima parola.
In caso di bancarotta l’unica strategia di uscita è nella stampa di una nuova moneta. Ci sarebbe quindi un’uscita istantanea dall’euro. La dracma avrebbe un valore d’acquisto bassissima, del 30-40% inferiore rispetto all’Euro ma dalla situazione il governo potrebbe trarre numerosi vantaggi in termini di sviluppo. Sempre che la situazione non metta in risalto le criticità del sistema greco facendo perdere interesso anche agli investitori.