Il Ministero dello Sviluppo Economico ha deciso di avviare una consultazione rispetto al Conto Termico al fine di sondare l’efficacia di questa proposta di finanziamento sugli utenti e facilitare la fruizione degli incentivi. Fino a questo momento, infatti, i dati dicono che sono stati usati soltanto 50 milioni di ero dei 900 previsti, di cui 700 per i privati e 200 per le amministrazioni pubbliche.
Conto Termico, secondo il primo resoconto ministeriale, è stata un’iniziativa poco chiara con una scarsa disponibilità di informazioni e delle tempistiche da rispettare troppo complesse. Questo ha fatto sì che soltanto il 5% dei consumatori abbia potuto beneficiare degli incentivi previsti dal Conto Termico.
> Quali agevolazioni si possono cumulare al Conto Termico?
Nella consultazione pubblica sono state illustrate le nuove misure che secondo il Governo dovranno rendere più semplice l’accesso agli incentivi snellendo la parte burocratica che riguarda i Registri e le procedure di compilazione della scheda di domanda.
L’idea è dunque quella di eliminare l’obbligo di iscrizione ai Registri per gli impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore, elettriche o a gas, e caldaie a biomassa aventi potenza termica superiore a 500 kw. Nel momento in cui il documento sarà approvato, per usare questi impianti si dovrà ricorrere all’accesso diretto o alla prenotazione in accordo coni requisiti già previsti.
Nel Conto Termico troviamo il miglioramento dell’efficienza energetica per i sistemi di illuminazione interna ed esterna degli edifici delle PA. Si tratta di un incentivo pari al 40% della spesa sostenuta. Nel Conto Termico è stato inserito anche l’aumento della soglia di ammissibilità degli impianti di produzione di energia termina da sistemi ibridi efficienti.
Nel momento in la manovra fosse approvata, di dovrebbe essere una revisione degli incentivi:
- il 50% per operazioni relative all’isolamento termico di superfici opache,
- il 55% per interventi integrati edificio impianto realizzati nelle zone climatiche E ed F.
A questi si aggiunge un incentivo del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica.