Dal primo maggio diminuirà del 10% il costo dell’energia per le Pmi. Il premier Matteo Renzi ha annunciato un nuovo fondo da “Cinquecento milioni di euro in più per il fondo di garanzia per le Pmi per la lotta al credit crunch, vero o presunto che sia e che ha già garantito 10 miliardi di accesso al credito. Una misura che le aziende sanno essere rilevante” e sarà dunque possibile pagare i debiti Pa entro il 21 settembre.
“Promessa credibile” secondo il presidente della Cdp, Franco Bassanini, che ha spiegato: “Sono convinto che per i debiti della P.a. di parte corrente, che sono il grosso, il pagamento sia possibile anche molto prima della fine di luglio, bastano due, al massimo tre mesi, anche perché sono già stati conteggiati nel tetto deficit del 3%. Per quelli in conto capitale, invece, stimati tra i 5 e i 10 miliardi, siccome bisogna trovare la copertura, i tempi sono un pochino più lunghi”.
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Secondo il disegno di legge del governo, per pagare i debiti della Pa ci sono 5,5 miliardi di euro aggiuntivi rispetto ai 47 miliardi stanziati dai precedenti governi (23 già pagati). Il punto di partenza è la garanzia statale sui debiti al 2013 che vengono ceduti.
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Secondo Bassanini, “ Le pubbliche amministrazioni non possono tenere nei cassetti le fatture delle imprese con le richieste di rimborso. La Pa ha tre possibilità: Paga, oppure contesta la fattura, oppure non contesta la fattura ma non essendo in grado di pagare, la certifica, la riconosce e chiede una dilazione di pagamento”.