Parlando in termini pratici, non si può affermare che esista un portafogli di investimento perfetto, un portafogli, cioè, in cui rischi e rendimenti attesi si bilancino alla perfezione. Quello di cui si può parlare è un portafogli efficiente.
Il portafogli di investimento efficiente è tale solo se a parità di rendimento atteso comporta minor rischio di qualsiasi altro, o se, a parità di rischio, ha maggiore rendimento atteso di qualsiasi altro. Quindi, come si può costruire un portafogli di investimento che si possa definire efficiente?
Il primo passo da fare è quello dell’analisi del profilo rischio/rendimento delle diverse attività finanziarie e delle relative correlazioni, procedimento attraverso il quale si possono individuare quelle azioni per le quali è atteso un rendimento maggiore e che, allo stesso tempo, hanno un rischio relativo minore. Questo procedimento è particolarmente complicato e, anche nel caso si sia deciso di gestire da soli il proprio portafogli, è sempre meglio rivolgersi, per la scelta delle singole voci che lo comporranno, a dei consulenti o degli esperti del settore.
Solo un esperto, infatti, potrà capire quale sia la miglior composizione di un portafogli in base alle azioni da inserire, al profilo rischio/rendimento dell’investitore e all’ammontare del capitale da investire.