Credit Suisse “boccia” Telecom Italia. La banca d’affari svizzera rimuove l’azienda dalla classifica dei quindici titoli da seguire in ambito M&A, meglio prendere profitto.
Gli analisti avevano contemplato il titolo nell’elenco il 15 luglio di due anni fa, sicuri che la debolezza del bilancio avrebbe stimolato il gruppo a una ristrutturazione e a cedere asset.
Da allora la compagnia ha concretizzato la vendita di una quota di minoranza in Telecom Argentina a Fintech Advisory per 960 milioni di dollari, mentre l’ad, Marco Patuano, sta ancora puntando al suo rilancio, conducendo i piani di sviluppo del business domestico.
Nel contempo, la potenziale cessione di una quota di controllo in Tim Brasil non si è materializzata e la stessa Telecom Italia pare piuttosto interessata a una fusione di Tim con Oi. Sottolinea Credit Suisse:
D’altra parte, il rinvio dell’assemblea degli azionisti di Portugal Telecom, chiamata a prendere una decisione sull’intenzione del cda di cedere le attività in Portogallo ai francesi di Altice, ha ulteriormente complicato l’eventuale processo di aggregazione tra Oi e la controllata carioca di Telecom Italia. Considerando poi che dall’inserimento nell’elenco ad oggi l’azione ha registrato un rialzo del 71,2%, è arrivato il momento di prendere profitto. In ogni caso, dal punto di vista dei fondamentali, Telecom Italia resta un titolo su cui puntare (buy).
Oltre al gigante delle telecomunicazioni, Credit Suisse ha eliminato dalla lista M&A anche Thyssenkrupp e Novavax, mentre ha inserito United Technologies, Emc e Detour Gold.
Durante il quarto trimestre del 2014 il contenitore dei 15 titoli M&A ha guadagnato il 6,58% sovraperformando l’indice Msci World che è salito solo del 2,16%. A Piazza Affari oggi il titolo Telecom Italia ha terminato la seduta in calo del 2,77% a 0,879 euro.