Diminuisce la stretta del credito alle famiglie. diminuiscono anche le sofferenze bancarie e i tassi d’interesse. La ripresa rimane lenta, ma dal bollettino di Banca d’Italia affiora una continua inversione di tendenza. Secondo bankitalia i prestiti hanno avuto una contrazione su base annua del 3,3% (-3,6% a febbraio). I prestiti alle famiglie sono calati dell’1,1% sui dodici mesi (-1,2% a febbraio), quelli alle società non finanziarie si sono ridotti del 4,4% (-5,1% a febbraio). Rallenta anche il tasso di crescita delle sofferenze bancarie che – senza correzione per le cartolarizzazioni ma considerando le discontinuità statistiche – è stato pari a marzo al 23,0 per cento (24,3 per cento a febbraio).
> Secondo Confindustria si può risparmiare un miliardo tagliando i costi della politica
Frena il tasso di crescita annuo dei depositi bancari del settore privato pari all’1,6% (1,8% a febbraio), mentre la raccolta obbligazionaria, comprendendo le obbligazioni tenute dal sistema bancario, è scesa del 10,6% sui dodici mesi (-9,2% a febbraio). I tassi d’interesse, inclusivi delle spese accessorie, sui finanziamenti distribuiti nel mese di marzo alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono stati pari al 3,7% (3,73 nel mese precedente).
> Per Confindustria l’Italia dovrebbe negoziare una maggiore flessibilità di bilancio
Dal rapporto di Bankitalia emerge che quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono stati al 9,53% (9,61% a febbraio). I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono stati del 4,21% (4,40% a febbraio); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a questa soglia al 2,89% (2,79 per cento a febbraio). I tassi passivi nel totale dei depositi in essere sono stati pari allo 0,94%.