Anche se molti economisti, rispetto all’Italia, sono cauti nel parlare di ripresa, è vero che in tutto il contesto europeo abbiamo assistito ad una crescita occupazionale che ha fatto emergere il nostro Paese dove le assunzioni sono cresciute più della media europea.
Nelle aule del Parlamento europeo si parla soprattutto delle banche e di come tutelare i consumatori per cui Junker è rammaricato dalla scarsa presenza in aula dei parlamentari. Le sue parole risuonano duramente:
“L’interesse del Parlamento è dimostrato da questa massiccia partecipazione”. E ha sottolineato che “abbiamo una piccola finestra di opportunità per intervenire con riforme e investimenti” e ha invitato a fare passi avanti nel completamento dell’Unione bancaria e nel rafforzamento dell’Unione del mercato dei capitali, ad esempio approvando la proposta di un sistema unico europeo di garanzia dei depositi bancari. “Cosa potrebbe essere più urgente -si è chiesto- di proteggere i risparmi dei nostri cittadini e di rafforzare la loro fiducia nel sistema bancario?”.
Sono però i dati a fornire un panorama più “sorridente e positivo” del previsto. Sembra infatti che nel terzo trimestre dell’anno il numero di occupati nell’area euro è aumentato dello 0,3% nell’area euro rispetto ai tre mesi precedenti e dello 0,4% nell’Unione europea. Su base annua l’incremento è dell’1,1% in entrambe le aree.
Fra i Paesi membri l’Italia ha registrato nel trimestre un incremento dell’occupazione dello 0,4% e dello 0,9% su base annua. Fra i maggiori incrementi si segnalano Estonia (+2,1%), Ungheria (+0,8%), Irlanda, Spagna, Lussemburgo e Regno Unito (+0,6%). Cali sono stati registrati in Croazia (-0,6%), Portogallo (-0,5%) e Malta (-0,3%).
Nell’area euro e in Europa
“la disoccupazione è alta, la ripresa è ancora debole e la crisi economica non è finita, anche se alleviata dalla politica monetaria della Bce”, ha detto il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, parlando al Parlamento europeo riunito in sessione plenaria a Strasburgo sul rafforzamento dell’Unione economica e monetaria.