La novità, se c’è, non è una di quelle particolarmente rilevanti. Uno studio effettuato dagli esperti della Banca centrale degli Stati Uniti che verrà usato nel prossimo incontro di metà giugno ha fatto registrare un leggero miglioramento delle condizioni di salute dell’economia statunitense.
Poco di nuovo, insomma.L’economia americana è passata dal range di “modesto” al range di “moderato” tra l’inizio di aprile e la fine del mese scorso.
E’ quanto si evince dal Beige Book, il rapporto sullo stato di salute dell’economia americana che la Federal Reserve pubblica ogni sei settimane. Frutto dell’analisi condotta nei 12 distretti in cui opera la Banca centrale americana, il documento verrà utilizzato nella prossima riunione in calendario i prossimi 16 e 17 giugno, quando verranno pubblicate anche le nuove stime economiche. In quell’occasione il governatore Janet Yellen terrà anche una conferenza stampa dopo il meeting. La crescita americana va avanti, nonostante il dollaro forte e il rallentamento dell’industria petrolifera.
Dopo la frenata del primo trimestre, l’economia degli Stati Uniti è cresciuta a un ritmo “dal modesto al moderato” nel periodo da aprile a maggio, sebbene il rafforzamento del dollaro “abbia colpito alcune industrie, incidendo negativamente sulle esportazioni o sugli investimenti in conto capitale”, sottolinea la Federal Reserve nel suo ‘beige book’.
Gli operatori coinvolti nella ricerca si sono rivelati “in generale ottimisti”, a fronte di un’attività manifatturiera stabile o in lieve crescita e di una “leggera” crescita di occupazione e salari in quasi tutti i distretti federali. I prezzi sono risultati stabili o in lieve aumento, conclude la Fed, mentre il settore energetico ha continuato a soffrire con “le attività di perforazione che hanno continuato a calare in alcuni distretti”.