Ciò si evince dal ‘Global Macro Outlook’, rapporto che Moody’s ha stilato e che parla di un’espansione del prodotto interno lordo che oscillerà dal -0,5% al +0,5%. Anche durante il 2016, lo scenario economico non cambierà. La crescita del Pil sarà infatti prevista tra lo zero e l’1%. L’agenzia di rating ha fornito anche una serie di dati concernenti la disoccupazione parlando di un tasso compreso tra il 12,5% e il 13,5% per l’anno in corso, tra il 12% e il 13% per il prossimo anno e tra il 12 e il 13 per cento per il 2016.
Moody’s si è soffermata anche sul’economia europea, esaminandone l’andamento, e rilevando che l’effetto delle Riforme realizzate nei Paesi periferici e in Italia e Francia sarà positivo ma sarà percepito solo gradualmente in termini di Pil.In altri termini, Moody’s prevede una crescita del Vecchio Continente pari al massimo allo 0,7% nel 2014, che si velocizzerà leggermente fino ad arrivare all’1,3% nel prossimo anno e durante il 2016. Una nota dell’agenzia di rating afferma:
La ripresa dell’economia dell’eurozona ha conosciuto una drastica battuta di arresto alla metà del 2014 e non ci aspettiamo un significativo rimbalzo nella crescita del pil nel breve termine in quanto la debolezza evidenziata dai dati macro rivela problemi di lunga data. Riguardo all’eurozona, prevediamo che il Pil cresca dello 0,9% nel 2015 e dell’1,3% nel 2016 dopo aver messo a segno per il 2014 un +0,7%, inferiori alle proiezioni iniziali. Per il 2019 ci aspettiamo che l’economia europea sia piu’ piccola del 17% (o 1700 miliardi di euro) di quanto non sarebbe stata se fossero stati mantenuti i trend di crescita pre-crisi.