Più entrate tributarie e contributive. Lo Stato manda in archivio il primo semestre dell’anno con un incremento degli introiti pari all’1% (3,25 miliardi in più) in confronto allo stesso periodo del 2014.
Il dato – spiega il ministero dell’Economia – tiene conto dell’aumento del +0,6% (+1,319 miliardi) delle entrate tributarie e della crescita delle entrate contributive del +1,9% (+1,933 miliardi).
L’importo delle entrate tributarie include anche i principali tributi degli enti territoriali e le poste correttive, quindi integra quello già diffuso con la nota del 5 agosto scorso dal quale emergeva come gli incassi crescessero grazie all’aumentato gettito dell’Iva. Oltre ai dati già diffusi dunque (+1.319 milioni di euro per le entrate tributarie pari a +0,6%) emerge oggi che gli incassi contributivi del primo semestre 2015 sono risultati pari a 104.993 milioni di euro, con un aumento di circa 1.930 milioni di euro (+1,9 per cento) rispetto al corrispondente periodo del 2014.
La crescita delle imposte dirette è data essenzialmente dal buon andamento dell’imposta sostitutiva sulle plusvalenze (+719 milioni di euro, +81,3 per cento) e dell’imposta sostitutiva sui fondi pensione (+532 milioni di euro, +92,8 per cento). Positive anche l’imposta sostitutiva su ritenute, interessi e altri redditi di capitale (+1.077 milioni di euro, +20,8 per cento) e l’Irpef (+577 milioni di euro, +0,7 per cento), in particolare crescono le ritenute di lavoro dipendente del settore privato (+3,8 per cento) rallentate in parte dall’andamento negativo dei versamenti in autoliquidazione (-290 milioni di euro, pari a -11,3%) e delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente del settore pubblico e redditi da pensione (-819 milioni di euro, pari a -2,3%) a causa delle minori ritenute versate dai sostituti d’imposta (circa 1.100 milioni di euro) per effetto del riconoscimento del bonus di 80 euro. Di segno negativo l’Ires (-6,1 per cento).