Le famiglie italiane sono sempre più succubi della crisi. È quanto emerge dai dati Istat sugli “Aspetti della vita quotidiana”, svolta nel marzo 2013. Il 58,6% delle famiglie dichiarano un peggioramento della propria situazione economica. L’Istat aggiunge che “il calo è generalizzato sul territorio, ma maggiore al Nord”. Di pari diminuisce la soddisfazione per la situazione economica personale: il 58% delle persone si dichiara per niente o poco soddisfatto della propria situazione economica.
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Rispetto allo scorso anno si è passati dal 40,5% nel 2012 al 38,0% nel 2013. L’insoddisfazione è, comunque, molto diversificata rispetto alla condizione della persona di riferimento. Netto peggioramento della situazione economica per le famiglie con persona di riferimento lavoratore in proprio, operaio o ritirato dal lavoro: in questi casi, la quota di famiglie che riferiscono un peggioramento è pari, rispettivamente, al 62,5%, 59,7% e al 59,1%. Più difficoltosa è la situazione delle famiglie la cui persona di riferimento è in cerca di occupazione: in questi casi la quota di famiglie che dichiara un peggioramento è pari al 77%.
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Rispetto al 2012 scende al 40,1%, la percentuale di persone che si dichiara molto o abbastanza soddisfatta della propria situazione economica. Il contraccolpo pesante si sente per le persone che si dichiarano “abbastanza soddisfatte” (una fetta che si restringe dal 40,3% nel 2012 al 38,2% nel 2013) e aumentano i per niente soddisfatti (dal 16,8% al 18,7%).
La soddisfazione per la propria situazione economica è molto differente tra le diverse aree. Nel Nord la quota è pari al 46,4%, scende al 41,3% nel Centro e al 30,9% nel Sud.