La replica di Putin fa sussultare l’Occidente. La Russia ha infatti approvato un decreto che può limitare o addirittura bloccare per un anno le importazioni di prodotti agricoli e alimentari dai Paesi che hanno posto restrizioni a Mosca per la sua posizione nella crisi ucraina.
Rispondendo alle sanzioni imposte dall’Occidente dopo la crisi in Ucraina, la Russia ha deciso di vietare tutte le importazioni di cibo dagli Usa e di verdure e di frutta dall’Europa, mandando in fumo miliardi di dollari di affari tra le potenze mondiali. Vladimir Putin il presidente russo – riporta il sito del Cremlino – ha ordinato la ritorsione di un anno. Le restrizioni interesseranno le importazioni che giungono dai paesi che hanno imposto nuove sanzioni contro la Russia dopo l’incidente dell’aereo di linea malese abbattuto nell’est dell’Ucraina.
Le misure che sono state imposte si ripercuoteranno sui consumatori russi che avevano la sicurezza di importazioni a basso costo e naturalmente gli agricoltori in Occidente per cui la Russia era un mercato molto rilevante.
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Come riportato da Il Secolo XIX il valore delle importazioni di prodotti agroalimentari in Russia è pari a 43 miliardi di dollari (2013) e interessa innanzitutto carne, pesce, frutta, verdura e formaggi (la metà di quelli che si trovano nei negozi russi è infatti d’importazione). La Russia è sicuramente il primo paese che acquista frutta e verdura europea e il secondo più grande importatore di pollame Usa. I divieti, stando a quanto riportato a Reuters dal portavoce dell’autorità alimentare russa VPSS, Alexei Alexeenko, saranno di una certa importanza.