Il potere d’ acquisto delle famiglie italiane, nel giro di un quadriennio, è sceso del 4,8% e per l’ Istat non si tratta più di una percentuale qualsiasi, ma di un vero e proprio crollo.
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L’ Istituto nazionale di Statistica ha infatti pubblicato il rapporto annuale 2013, in cui ha sottolineato come il crollo del potere d’ acquisto delle famiglie italiane sia stato essenzialmente causato dall’ inasprimento del prelievo fiscale e la forte riduzione del reddito da attività imprenditoriale.
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E come conseguenza diretta di questa situazione si è avuto, afferma l’ Istat nel suo rapporto, anche un anomalo calo dei consumi, o meglio la più forte riduzione dei consumi dagli anni Novanta ad oggi.
Per affrontare il consistente calo del reddito a disposizione, infatti, le famiglie italiane hanno ridotto la spesa per i consumi dell’ 1,6%, riduzione che, tradotta in volume di merce acquistata, rappresenta una flessione del 4,3% rispetto ai più floridi anni ’90.
Nello specifico, quindi, le famiglie italiane sembrano aver ridotto drasticamente la quantità dei prodotti acquistati, ma una percentuale non trascurabile, che oggi sembra in costante aumento, ha anche abbassato la qualità dei prodotti che acquista.