Crolla il potere d’acquisto

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 La crisi continua a colpire la famiglie italiane che, ormai da anni, continuano a ridurre tutte le spese per far quadrare i conti familiari. La ha colpito il potere d’acquisto in maniera notevole. Infatti, dalle ultime indagini rilevate, risulta che il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito notevolmente comportando una diminuzione del 2% del reddito disponibile a cui segue una perdita del potere d’acquisto del 4,7%. Un dato che riporta una perdita molto evidente per gli italiani, un 4,7% che registra il dato peggiore negli ultimi anni.

I dati divulgati dall’Istat parlano di un potere d’acquisto che è calato del 4,7% con una diminuzione del reddito disponibile del 2%. Dati poco rassicuranti se si pensa che, lo rivela lo stesso Istat, il potere d’acquisto delle famiglie italiane non era mai stato così basso dal 1990. Infatti questa perdita del potere d’acquisto ha comportato una diminuzione degli acquisti e una propensione al risparmio come non si era mai vista negli ultimi 22 anni (le statistiche Istat si basano fino al 2012).

Nello stesso rapporto, l’Istituto di statistica ha sottolineato anche il Prodotto Interno Lordo italiano, un Pil che è calato in volumi per il 2,5%, Pil rivisitato al ribasso dello scorso anno. L’indebitamento delle amministrazioni pubbliche, sempre in rapporto con il Pil, è pari nel 2012 al – 3%, dal – 3,8% del 2011. Gli investimenti, nonostante le ultime vicende in Piazza Affari, sono diminuiti: gli investimenti fissi sono diminuiti dell’8,3% e i consumi nazionali finali del 3,8%. Sono cresciute, invece, le esportazioni dei beni e dei servizi italiani, una crescita del 2%, mentre le importazioni registrano una flessione del 7,4%.

 

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