La criptomoneta BitCoin, nata cinque anni fa, continua a dare grattacapi ai trader. Arrivata al primo lustro di una vita fino a questo momento poggiatasi su un equilibrio instabile, il suo valore è crollato dopo una oscillazione imprevista.
Nel frattempo, a propagare il caos ci ha pensato la maggior piattaforma di trading di Bitcoin, ovvero Mt.Gox, che da qualche ora non è più raggiungibile.
La falla di sistema
Non è ancora dato sapere se sia stata oscurata o colpita dagli hacker. Intanto, però, il danno è imponente. Al momento, infatti, il crack si attesta intorno ai circa 800mila BitCoin. Tutti iniziò qualche giorno fa. Mark Karpeles, CEO di Mt.Gox, ha parlato di una falla nel sistema e ha bloccato le operazioni di ritiro di fondi da parte dei trader. Un grave stand-by che ha portato al crollo su Mt.Gox. Il valore di BitCoin sulla piattaforma è passato dai 1300 ai 135 dollari in un istante.
Le dimissioni di Karpeles
Ieri, lo stesso Karpeles si è poi dimesso dal Cda. Ironia della sorte? Forse no, dal momento che Mt.Gox è sparito nel nulla, di concerto con l’account twitter (ripulito). Le conseguenze? E’ panico fra le migliaia di utenti che hanno un conto sull’exchange giapponese.
Il valore del crollo
Intanto, i blog di settore hanno pubblicato e condiviso un documento del blogger Ryan Selkis, stando al quale il crack della piattaforma varrebbe ben 380 milioni di dollari. La comunità ufficiale di BitCoin dà la colpa a Karpeles: “Questa tragica violazione della fiducia degli utenti di Mt.Gox – si legge in una nota ufficiale – è il risultato delle azioni di una società e non riflette la resilienza o il valore di Bitcoin e dell’industria della moneta digitale. Ci sono centinaia di aziende affidabili e responsabili coinvolte in Bitcoin – prosegue la nota – queste realtà continueranno a costruire il denaro del futuro rendendo Bitcoin più sicuro e facile da usare per i consumatori e i commercianti. Come in ogni nuova industria, ci sono alcuni attori cattivi che devono essere estirpati, ed è quello che stiamo osservando oggi. Mt. Gox ha confermato i suoi problemi in discussioni private con gli altri membri della comunità Bitcoin”.
E ora? Cosa ne sarà della criptomoneta? Sembrava ormai passata la fase di difficoltà iniziale. Il ‘bambino’ poteva camminare sulle proprie gambe all’alba dei cinque anni e muoversi nelle maglie strette della finanza. Erano in programma bancomat speciali e c’era l’interesse delle banche.
Ora, però, i guai su Mt.Gox rischiano di provocare un danno irreversibile.