Per l’ agguerrita lotta all’ evasione fiscale italiana è tempo di bilanci. A farli, ovviamente, è il Ministero dell’ Economia e delle Finanze, che ha recentemente consegnato un rapporto consuntivo alla Commissione Finanze della Camera.
> Equitalia cancella i vecchi debiti fino a 2 mila euro
Ma i dati del rapporto riportano il quadro di un sistema, per il momento, ancora poco efficace. Tra il 2000 e il 2012, infatti, nel campo della lotta all’ evasione fiscale le autorità competenti hanno emesso 807,7 miliardi di euro, ma in tredici anni solo meno di un 10% è stato effettivamente riscosso, per un totale di 69,1 miliardi di euro.
> L’ Agenzia delle Entrate pronta a recuperare 10 miliardi
A conti fatti, dunque, lo Stato italiano dovrebbe ancora incassare crediti per 545,5 miliardi di euro, una cifra per buona parte teorica, dal momento che non tutti sono esigibili.
Una parte di questi, infatti, pari a quasi 200 miliardi di euro sono soggetti ad uno sgravio totale, mentre più di 100 miliardi sono relativi a soggetti in fallimento, cosa che rende ancora più aleatorie le speranze di una loro estinzione.
La lotta all’ evasione fiscale, inoltre, deve fare i conti anche con altre problematiche: vi sono, infatti, i ruoli sospesi, i soggetti falliti, i deceduti e le rateizzazioni. Per non parlare di insolventi e di prestanome.