Dal momento che il rimborso dei debiti della pubblica amministrazione va avanti, dall’Europa è giunto un plauso al disegno del Tesoro. L’ Italia ha risposto alla lettera di messa in mora della Commissione Ue e dice il commissario all’Industria Nelli Feroci, «va nella giusta direzione». Si tratta «di un segnale molto forte», commenta il commissario.
«Confermo – ha asserito Nelli Feroci – che la Commissione Ue ha ricevuto ieri sera la lettera di risposta del governo italiano, ed osservo con soddisfazione e apprezzamento che quest’ultimo ha rispettato i termini di scadenza» previsti. L’articolato documento di 53 pagine mostrato dal governo italiano spiega punto per punto tutti i provvedimenti presi per sciogliere il problema dei ritardi dei pagamenti alle imprese da parte dalla Pa.
Nello specifico, sono confermati da una parte gli oltre 56 miliardi di euro previsti tra 2013-2014 per il pagamento dei debiti pregressi, e dall’altra sono indicate una serie di misure-chiave, tra cui il sistema della piattaforma elettronica per la certificazione dei crediti, l’accordo firmato con le banche e la realizzazione del fondo di garanzia del ministero delle finanze, e le deroghe per Regioni ed enti locali al Patto di stabilità interno.
> Pesano i pagamenti della Pubblica Amministrazione e gli interessi
«Non posso anticipare l’analisi che i servizi della Commissione faranno della lettera, ma quest’ultima – ha detto Nelli Feroci rispondendo a chi chiedeva se si va verso la chiusura della procedura d’infrazione – contiene una serie d’indicazioni che vanno nella giusta direzione». E «conferma il pieno impegno del governo italiano perché si possa arrivare a una soluzione della procedura d’infrazione». Obiettivo, questo, «condiviso» dalle autorità italiane che, «auspicano possa essere raggiunto quanto prima, anche attraverso la prosecuzione del costruttivo dialogo già avviato» con Bruxelles.