Lavorare durante le festività non è un obbligo per nessun lavoratore e il dipendente può opporti alla richiesta dell’impresa e non deve essere punito per questo. Lo ha specificato una sentenza della Corte di Cassazione che ha disciplinato eccezioni e deroghe del riposo domenicale.
Il datore di lavoro non può obbligare i dipendenti a lavorare nei giorni di festa. È sempre necessario che il lavoratore sia d’accordo e se nel caso le esigenze delle parti divergessero il lavoratore non può essere punito se si oppone alle richieste dell’azienda.
> La retribuzione del 15 agosto 2015 in busta paga
I contratti collettivi, poi, possono contenere delle deroghe ma non soltanto per la domenica ma anche per tutti gli altri giorni di riposo settimanale. Se per esempio il riposo settimanale è stato spostato dalla domenica al mercoledì e il datore di lavoro chiede al dipendente di lavorare anche mercoledì, il lavoratore può opporsi.
La sentenza della Corte di Cassazione che lo specifica è la numero 16592/2015 che ha ritenuto illegittime tutte le sanzioni disciplinari contro i lavoratori che si rifiutano di lavorare nei giorni festivi come il Natale. Gli unici lavoratori che non hanno questo diritto sono quelli che prestano la loro opera nelle strutture sanitarie pubbliche e private. Nel caso in cui ci siano infatti esigenze di servizio, i personale sanitario deve essere reperibile In tutti gli altri casi le clausole della contrattazione collettiva richiedono il consenso esplicito del lavoratore.
Spiega la sentenza:
una norma di un contratto collettivo può comportare il venir meno di un diritto già acquisito dal singolo lavoratore, non trattandosi di un diritto disponibile per le organizzazione sindacali.