Approvato il decreto ‘Salva Roma’, in giornata sul tavolo del Consiglio dei ministri e atto a risanare i conti della Capitale. Come funziona? Come verranno utilizzati i conti? Quello che occorre ribadire è che in primo luogo il decreto statuisce tutte le misure atte a questa manova, ivi compresa quella relativa alla Tasi al 0,8%, già disciplinata dal precedente esecutivo guidato dall’ormai ex Premier Enrico Letta.
Il decreto era stato al centro di feroci discussioni tra Matteo Renzi e Ignazio Marino.
> Il Consiglio dei ministri vara il nuovo decreto ‘Salva Roma’
Come funziona, dunque, il risanamento dei conti della Capitale? C’è da dire che il sottosegretario Graziano Delrio ha spiegato dopo il Cdm che il provvedimento non implica “trasferimenti” da parte dello Stato:
La somma trasferita tra il Commissario ed il comune di Roma resta uguale, ma le modalità sono differenti: sono somme dovute al commissario che vengono anticipate invece che diluite per fare massa critica.
Inoltre Graziano Delrio ha formualto anche una precisa indicazione di “un obbligo di risanamento” dei conti del Campidoglio mediante un dettagliato piano di riequilibrio. Più in generale, Delrio ha assicurato ai giornalisti in conferenza stampa che “tutti i provvedimenti annunciati da Renzi hanno copertura”, la quale sarà annunciata nelle prossime settimane.
Altre norme
Per ciò che concerne le altre norme, annunciando un tavolo con il ministero del Lavoro, Stefania Giannini, titolare dell’Istruzione, ha presentato un decreto che affronta l’emergenza dei 24mila addetti alle pulizie nelle scuole “con una proproga fino al 31 marzo e con il finanziamento del ministero dell’Istruzione”, per “mettere in sicurezza la situazione”. L’esecutivo ha annunciato anche un inasprimento delle sanzioni per lo sfruttamento sessuale dei minori e una procedura unica per la domanda di permesso di soggiorno e di lavoro.