Il decreto lavoro in attesa di approvazione oggi alla Camera prevede una serie di importanti novità che riguardano i contratti a termine, l’apprendistato e i servizi per il lavoro.
Come per i contratti a termine, le novità previste dal Decreto lavoro in materia di apprendistato mirano a rendere più agevole l’assunzione dei giovani, e quindi il loro ingresso nel mondo del lavoro, e a diminuire il carico fiscale e burocratico delle imprese.
Decreto Lavoro, tutte le novità per i contratti di apprendistato
Obbligo di piano formativo
Rispetto al testo originario del Decreto Lavoro è stato ripristinato l’obbligo per le imprese di stilare il piano formativo dei giovani apprendisti, anche se in forma più sintetica e direttamente nel contratto.
Vincolo di stabilizzazione
Altra modifica rispetto al testo originario è la reintroduzione del vincolo di stabilizzazione, ovvero l’obbligo di assunzione di almeno il 20% degli apprendisti, ma solo per le aziende con più di 30 dipendenti, prima di poter stipulare nuovi contratti di apprendistato.
Retribuzione minima della formazione
Al lavoratore è riconosciuta una retribuzione del 35% della paga oraria per le ore di formazione necessarie per la qualifica e per il diploma professionale. Tale percentuale rappresenta una soglia minima che potrà essere aumentata in accordo con i contratti collettivi o tra le parti.
Formazione regionale
Le Regioni dovranno comunicare entro 45 giorni dall’inizio del contratto di apprendistato le modalità e le tempistiche della formazione pubblica, reintrodotto come obbligatoria.
Apprendistato per i minori
Introdotta la possibilità di assumere come apprendisti ragazzi di quarta e quinta superiore in percorsi di alternanza scuola-lavoro se questi risultano utili al diploma.
Le novità del Decreto Lavoro