Arriva la nota di aggiornamento del Def 2014 e lo scenario è shockante: addio agli scontrini fiscali e possibile incremento dell’Iva sulle aliquote inferiori, nello specifico per ciò che concerne i beni di prima necessità. L’upgrade è stato effettuato ieri dal Ministero dell’Economia.A dire il vero, nessuno si aspettava buone notizie da via XX settembre a seguito delle deludenti prestazioni dell’economia nell’ultimo periodo, con la conferma della crescita in stallo e della disoccupazione ancora dilagante, in particolar modo tra i giovani.
Di conseguenza, il governo ha dovuto rivedere le proprie posizioni e rivalutare le stime per l’anno in corso, a seguito di un quadro generale più cupo di quanto non apparisse già a inizio 2014, per stessa ammissione del titolare del dicastero economico Padoan.
Per ottemperare a questa ennesima spirale recessiva dei conti pubblici, allora, il governo avrebbe in serbo una vera e propria terapia d’urto: linea durissima verso chi non paga le tasse. E il Def 2014, così aggiornato, ne è la prova.
Una delle norme in preparazione, allora, pare proprio quella che dovrebbe siglare l’addio agli scontrini e alle ricevute fiscali, con il fine di rendere tracciabili ogni pagamento.
La metodologia, ancora tutta da controllare, dovrebbe essere quella che permetterà a commercianti e partite Iva di trasmettere per via telematica i corrispettivi, in maniera tale da prevenire possibili quote di evasione e restringendo, così, i controlli a casi selezionati.
Per tali ragioni, il governo sembra essere intenzionato a dare la mazzata finale alla circolazione del contante, spingendo sul ricorso a carte di credito e di debito, rendendo tracciabile in maniera automatica ogni modalità di transazione tra esercente e consumatore.