Tra i punti principali del programma di governo di Enrico Letta c’è sicuramente la lotta all’evasione fiscale. Una piaga del nostro paese che tutti i governo provano a risolvere ma che mai come adesso, in un periodo di difficoltà economiche generalizzate, si presenta come una priorità.
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Una delle idee del governo per riuscire a debellare l’evasione fiscale è quella del contrasto di interessi, ossia un meccanismo che porti ad implementare il numero degli scontrini e delle fatture emesse grazie ad sconti ed incentivi.
Si tratta dello stesso meccanismo utilizzato da Letta per i bonus per l’edilizia e le ristrutturazioni: in questo caso per accedere agli sconti e agli incentivi previsti è necessario portare la documentazione che attesti l’avvenuto pagamento.
Nel programma di Letta questo meccanismo dovrà essere esteso anche a tutti gli altri settori. In pratica, più scontrini e fatture verranno emessi, maggiori saranno gli sconti e i bonus ai quali si potrà accedere.
Il contrasto di interessi era stato già presentato dal Governo Monti, ma la proposta è caduta insieme al governo per essere poi ripresa da Letta.
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In questo modo si dovrebbe disincentivare il ricorso ai pagamenti in nero, ma il sistema del contrasto di interessi potrebbe essere bloccato sul nascere a causa della mancanza di coperture finanziarie per i bonus e gli incentivi.