Deflazione in Europa, la Bce ha pronte misure non convenzionali

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  A causa del pericolo di deflazione, si apprestano nuove misure straordinarie da parte della Bce, compreso l’acquisto di titoli finanziari su larga scala per contrastare l’inflazione tropo debole dell’Eurozona.

Come ha spiegato il presidente Mario Draghi, Il consiglio, unanime, è pronto ad agire, ammettendo che la sua paura principale è una lunga stagnazione, e facendo un ‘mea culpa’ a nome della Bce per aver sottovalutato il calo dell’inflazione. Alla fine della riunione che ha lasciato i tassi invariati allo 0,25%, minimo storico dallo scorso novembre, Draghi ha dato così una risposta a chi chiedeva di agire subito visto che l’inflazione dell’Eurozona è allo 0,5%.

L’Europa tra crescita e rischio deflazione

E tutto potrebbe dipendere dal valore dell’inflazione di aprile. Inoltre Draghi ha dato una sarcastica bacchettata al Fondo monetario internazionale dopo l’invito ad agire subito, fatto dal direttore generale Christine Lagarde. Il Fmi è “estremamente generoso di consigli” lo sia anche alla vigilia dei meeting della Fed. E pure se sono state rimandate le decisioni vere, il messaggio ha convinto i mercati. Draghi ha ribadito che la Bce pensa a un nuovo taglio dei tassi e a ulteriori misure di allentamento monetario.

Forex, Jens Weidmann teme la deflazione

Forte della recente apertura di Jens Weidmann, il presidente della Bundesbank che nel consiglio Bce aveva sempre osteggiato il ‘quantitative easing’, Draghi è andato oltre. “Il consiglio direttivo – ha detto ai giornalisti e alla comunità finanziaria che lo segue da un capo all’altro del mondo – è unanime nel suo impegno a usare anche strumenti non convenzionali, nell’ambito del suo mandato, per affrontare con efficacia i rischi di un periodo di bassa inflazione troppo prolungato”.

 

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