Diego Della Valle, ceo e presidente del gruppo Tod’s, lancia l’allarme dalle pagine del Sole24Ore. La ripresa economica “si allontana ogni giorno di più.
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Abbiamo un orizzonte temporale molto limitato, direi un paio di mesi al massimo, per introdurre quei cambiamenti di sistema che possono salvare il Paese”.. “I politici attualmente al Governo devono dimostrare in questi due mesi di saper fare, dopo aver promesso e dopo essersi proposti come la generazione del tanto, troppo, atteso cambiamento. In caso contrario, devono andarsene. Sento parlare di fine del tunnel, ma la porta che divide la crisi dalla ripresa resterà aperta per poco: noi imprenditori, noi cittadini, dobbiamo mettere un piede nello stipite di quella porta e impedire che si chiuda. Le aziende, soprattutto le piccole e le medie, sono allo stremo”.
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Della Valle ricorda che “il 2013 è stato un altro anno pesantissimo e i bilanci, con relativo reale conteggio dei danni, si chiuderanno entro marzo: allora le aziende capiranno quanto ancora fragili siano i loro conti e quanto limitata la capacità, per esempio, di fare nuove assunzioni. Senza creazione di lavoro i consumi non si rilanciano e il Paese non riparte. Siamo davvero in un circolo vizioso, perché anche chi ha ancora voglia di fare e idee si scontra con il credit crunch”. Ha poi aggiunto “Ho criticato banchieri come Giovanni Bazoli, Giuseppe Guzzetti e altri ancora, e sono stato a mia volta criticato, duramente, per averlo fatto. Non si vuole capire che non è una questione personale. Le banche devono tornare a fare le banche, cioè ad ascoltare le esigenze di credito del territorio e in particolare delle imprese. Una volta questo ruolo le casse di risparmio lo svolgevano egregiamente”.