I premi di produttività, tipici dei contratti da dipendente, possono essere detassati. Nella Gazzetta Ufficiale del 2013 sono state inserite le modalità attuative della nuova normativa.
►Strategie per uscire dalla crisi
I lavoratori dipendenti del settore privato che hanno avuto dei premi di produttività possono ottenere uno sconto sulla dichiarazione dei redditi in virtù del Dl 93/2008 dedicato all’incremento della produttività del lavoro. L’agevolazione, quindi, ha come obiettivo quello di dare una spinta propulsiva alla produttività delle imprese e fa riferimento ai premi di produttività percepiti in esecuzione di accordi e contratti.
Per il 2013 – dal primo gennaio al 31 dicembre – le modalità attuative dello sconto sui premi di produttività, sono state inserite nel Dpcm del 22 gennaio che è stato pubblicato sull’ultima Gazzetta Ufficiale di Marzo.
►Le sfide economiche per l’Italia
La detassazione prevede che si applichi un’imposta sostitutiva al 10 per cento dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali fino a quando finirà il budget definito dalla legge di stabilità equivalente a 950 milioni di euro.
Il decreto ha anche fissato a 2500 euro lordi il limite per i premi di produttività che una persona può percepire a livello individuale e su questo importo va calcolata l’imposta sostitutiva, ma sempre a patto che nel 2012 il reddito da lavoro dipendente non abbia superato i 40 mila euro.