E’ tempo di dichiarazione dei redditi, ovvero è arrivato il momento di dire al Fisco quanto si è guadagnato durante lo scorso anno al fine di calcolare la quota di tasse e imposte che si dovranno pagare.
Non tutto ciò che si è guadagnato concorre a formare il reddito imponibile, è infatti possibile portare delle spese in detrazione: tra queste ci sono le spese sanitarie e le spese per la casa. Inoltre, dichiarando di avere dei famigliari a carico, si potranno ottenere degli ulteriori sgravi. Vediamo come.
Quando un famigliare è a carico?
Un famigliare – coniuge, figli (naturali e legittimi), coniuge separato, discendenti dei figli, generi, nuore, suoceri, suocere, fratelli, sorelle, nonne e nonni – è a carico quando il suo reddito complessivo annuo non supera i 2.840,51 euro al lordo di eventuali oneri deducibili.
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A quanto ammontano le detrazioni per i famigliari a carico?
La detrazione per i famigliari a carico consiste in una riduzione dell’Irpef calcolata secondo il principio della progressività delle imposte, per cui più basso è il reddito della persona a carico maggiore sarà la detrazione.
Detrazioni per i figli a carico
Le detrazioni per i figli a carico variano in base all’età del minore:
- 950 euro per ogni figlio a carico di età pari o superiore a 3 anni
- 1.220 euro per ogni figlio di età inferiore a 3 anni
Inoltre, sono previsti 400 euro di importo aggiuntivo detraibile per ogni figlio disabile.
Detrazioni per il coniuge
Per il coniuge a carico, nel caso non vi siano state separazioni legali o effettive, la detrazione massima è di 690 euro.
Come e dove inserire i famigliari a carico nella dichiarazione dei redditi
Per ottenere le detrazioni per i famigliari a carico è necessario compilare le varie voci presenti nel modello 730 dal rigo 2 al rigo 5.