L’economia occidentale prova a risalire la china, mentre quella indiana mostra i primi segni di regressione. A iniziare dall’industria locale dei diamanti, concentrata nella città di Surat (Stato nord settentrionale del Gujarat) sta attraversando una profonda crisi dall’inizio dell’anno a causa del calo della domanda e della diffusione delle più economiche gemme sintetiche.
Lo riporta oggi il quotidiano economico The Business Standard. A causa del pesante indebitamento, diverse aziende sono state costrette a tagliare i costi del personale: tra licenziamenti, riduzioni dello stipendio o delle ore lavorative, sono è stato colpito il 70-80% degli addetti.
Per far fronte alla crisi, le industrie potrebbero sospendere per un periodo di tempo le importazioni di diamanti grezzi “ma una decisione in tal senso non è stata ancora presa” ha detto Dinesh Navadia, presidente della Surat Diamond Association. Un blocco temporaneo era già stato introdotto durante la crisi globale del 2008. Nei mesi di aprile e maggio, le esportazioni di diamanti tagliati sono crollate del 10% secondo i dati del Gems and Jewellery Export Promotion Council (Gjepc). Da diversi anni l’India è diventata il polo mondiale del taglio e ripulitura delle gemme. Il 90% dei diamanti sono lavorati nei laboratori di Surat grazie al basso costo della mano d’opera e alla sicurezza.