Detroit è la più grande delle metropoli statunitensi a dichiarare la bancarotta, quindi a fallire. Si tratta di una notizia che merita le prime pagine dei giornali di tutto il mondo visto che dà l’idea dell’estensione e della gravità della crisi economica. Adesso, stando a quanto racconta la cronaca finanziaria, è necessario che il governatore avvii tutte le procedure di emergenza.
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Detroit, considerata per l’appunto una metropoli, non è una città nuova per gli italiani visto che è considerata la capitale dell’auto. Peccato che la crisi del settore delle automotive non si sia arrestata, contribuendo alla definizione del debito della città. Oggi questo debito ammonterebbe a circa 18,5 miliardi di dollari.
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Ma come ci si comporta quando a fallire è una città e non una nazione? La capitale dei motori e della musica, come la chiamano molti, dovrà attivare le procedure previste dalla legge per il fallimento della città. Storicamente si tratta della prima metropoli americana che dichiara di non poter pagare i propri debiti che potrebbero presto sfondare la soglia dei 20 miliardi di dollari.
La bancarotta è inevitabile dopo gli sforzi vani compiuti dal commissario straordinario Orr che ha trattato con i creditori per spingerli ad essere meno insistenti, ha trattato con i sindacati per convincerli del fatto che è necessario tagliare il personale e le retribuzioni di alcune aziende per consentire loro di ripartire. Niente, tutto vano, adesso tutti dovranno effettuare degli sforzi. Si può ancora evitare la bancarotta ma sarà molto difficile.