Nel mese di novembre 2013 è stato possibile rilevare nel panorama finanziario italiano un calo generale dei rendimenti dei conti deposito, uno dei più comuni prodotti di investimento. Il fenomeno ha interessato, in realtà, sia i conti deposito a breve termine, sia quelli a più lungo termine, anche se in misura minore.
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E’ noto infatti che i conti deposito a lungo termine, vincolati, offrono rendimenti di norma più alti dei primi. Ma procediamo con ordine.
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I ribassi dei tassi di interesse sui conti deposito hanno riguardato per lo più i conti deposito a breve durata, e la riduzione maggiormente attestata è stata pari ad un quarto di punto, cioè uno 0,25 per cento. Un esempio può essere fornito dal conto deposito di Banca Credem, il cui rendimento è passato dal 2 per cento all’1,75 per cento.
Ma non solo. Anche il conto deposito YouBanking del gruppo Banco Popolare è stato interessato da una riduzione dei rendimenti. I tagli hanno riguardato sempre uno 0,25 per cento ma hanno interessato tutte le forme offerte, indipendentemente dalla tipologia di vincolo.
Su alcuni prodotti, come il conto deposito Deposito Più è stato ridotto il periodo promozionale di attribuzione del tasso di interesse pari al 2,50 per cento.
Antri conti interessati dalle riduzioni sono stati il conto deposito InMediolanum di Banca Mediolanum, in cui il tasso di interesse è stato abbassato al 2,50 per cento e il conto corrente ad alto rendimento Freedom One.
Passa infine ad un rendimento del 2,40 per cento il deposito libero Deposito Sicuro di Banca delle Marche.