Diminuiscono gli scioperi, ma aumentano le multe. E’ quanto si evince dalla relazione annuale presentata oggi dal Garante.
Durante lo scorso anno sono quasi triplicate le sanzioni comminate dall’Autorità di garanzia degli scioperi: secondo la Relazione del presidente Roberto Alesse alla Camera dei Deputati, le sanzioni hanno superato i 320mila euro (320.500) contro i 113.700 euro del 2013, mentre i soggetti sanzionati sono stati 48 contro i 32 dell’anno precedente.
Durante il 2014 sono state proclamati nei comparti dei servizi pubblici essenziali 2.084 scioperi, il 10,86% in meno del 2013 (quando ne furono indetti 2.338), quelli concretamente effettuati sono stati 1.233 contro 1.279 dell’anno precedente.
In forte incremento sono, però, gli scioperi generali nazionali: 17 contro i 7 del 2013. Secondo Alesse, il dato sugli scioperi generali testimonia “la crescente tensione politico-sociale che si è registrata nel paese per alcune scelte legislative compiute dal governo”. I settori più “stressati da una conflittualità permanente, non governata, a tratti, dalle maggiori organizzazioni sindacali” sono – si legge nella relazione – quelli dell’igiene ambientale, delle pulizie e multiservizi e del trasporto pubblico locale: il comparto ha visto 331 proclamazioni. Aumenti significativi della conflittualità si registrano anche nel settore del trasporto aereo con 182 proclamazioni di sciopero (il 10% in più rispetto al 2013), quale conseguenza dei processi di ristrutturazione delle principali compagnie nazionali. Anche nel settore del trasporto ferroviario c’è stato un incremento delle proclamazioni di sciopero, 143 in tutto, con una crescita del 30% in più rispetto al 2013, un incremento dovuto, secondo il Garante.