L’accesso al mondo del lavoro in Italia, in modo particolare per i giovani, si fa sempre più difficile. La crisi economica impedisce alle aziende di poter fare programmi a lungo termine e, nel caso in cui assumono, lo fanno per un periodo di tempo limitato, con l’utilizzo, sempre più massiccio, dei contratti a termine.
► Deroghe all’obbligo di motivazione per i contratti a termine
Nonostante questa tipologia di contratto sia alla base della precarietà dei giovani, il lavoro a termine si configura sempre più spesso come unico modo per entrare a far parte del mondo del lavoro. Chi accetta di lavorare anche solo per un periodo di tempo limitato, comunque, deve essere considerato come un lavoratore a tutti gli effetti e, in questo senso, nel pieno godimento dei diritti del lavoratore.
I diritti dei lavoratori a termine
Partiamo dal presupposto che un lavoratore assunto con un contratto a termine gode di tutti i diritti dei quali gode un lavoratore assunto a tempo indeterminato che svolge la stessa funzione, quindi ha diritto a:
– Contributi
– Tredicesima
– Tfr
– Malattia o assicurazione contro gli infortuni
Allo stesso modo anche lo stipendio del lavoratore temporaneo deve essere calcolato in base alle indicazioni dei contratti collettivi per il settore di riferimento.
► Cos’è il licenziamento per giusta causa?
Inoltre, il lavoratore assunto temporaneamente non può essere licenziato prima della scadenza del contratto se non per giusta causa. Se il licenziamento avviene per altri motivi, il lavoratore a termine ha diritto a l’ultima mensilità e al pagamento delle ferie spettanti e non godute.