Disoccupazione, record a ottobre

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Piovono ancora cattive notizie per quanto concerne il mercato del lavoro nel nostro Paese. Ed è impossibile esimersi dall’osservare i dati riguardanti il mese precedente. Dati, pressoché, drammatici.

L’Istat ha comunicato che il tasso di disoccupazione è stato pari al 13,2% durante il mese di ottobre, e che dunque ha fatto registrare un incremento pari a 0,3 punti percentuali in confronto al mese precedente e pari ad un punto su base annua.

Si tratta, nello specifico, di un livello da record: il peggior dato dall’inizio delle serie storiche mensili (gennaio 2004) e, andando ancora indietro sulle serie trimestrali, si giunge fino al 1977. Il tasso di occupazione cala al 55,6%,(-0,1 punti percentuali su mese e +0,1 punti su anno). A ottobre gli occupati sono pari 22,374 milioni, in diminuzione dello 0,2% su mese (-55 mila) e stabili su base annua. Il numero di disoccupati è pari a 3,410 milioni, con un incremento del 2,7% su mese (+90 mila) e del 9,2% su base annua (+286 mila). Spiega l’Istat:

A ottobre, è cresciuto anche il tasso di disoccupazione giovanile (15-24enni), raggiungendo il 43,3%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,9 punti nel confronto tendenziale. Si tratta della quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca di lavoro. I disoccupati tra i 15 e i 24 anni sono 708 mila. L’incidenza dei giovani disoccupati sulla popolazione in questa fascia di età è pari all’11,9%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,7 punti su base annua.

Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, nel corso di un’intervista, ha dichiarato di non essere affatto sorpreso dai dati rilevati dall’Istat in relazione ad ottobre, aggiungendo che “D’altronde, basta guardarsi in giro”.

 

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