Si affrontano i provvedimenti contenuti nel dl Competitività e la discussione è forte sulla questione degli incentivi al fotovoltaico e dell’anatocismo, cioè il pagamento (o l’incasso) degli interessi sugli interessi nei rapporti bancari.
Sul fotovoltaico, dalla lettura degli emendamenti presentati affiorano proposte come i bond per recuperare gli incentivi agli impianti fotovoltaici o l’introduzione di scaglioni di potenza per tentare di spartire differentemente il peso della rinuncia alla remunerazione pubblica.
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Sul tema anatocismo, invece, primeggia la richiesta di bloccare l’anatocismo e cancellare l’articolo attinente: la proposta, certificata in un emendamento, giunge anche dal Partito Democratico. Proprio il Pd si è spaccato al suo interno sul tema degli interessi, e il capogruppo in Commissione Industria al Senato, Salvatore Tomaselli, sottolinea che non si vuole dare battaglia in merito, ma dialogare con il governo. Chi segue da vicino i lavori, infatti, vede la prevalenza della volontà di applicare la norma, con i legittimi correttivi tecnici, che in realtà è presente in tutto l’Occidente e vale tanto per gli interessi attivi quanto per quelli passivi.
Sul tema dell’anatocismo sono tanti gli emendamenti che mirano alla abolizione dell’articolo. Vengono firmati praticamente da tutte le forze politiche. Tomaselli ha ricordato che anche il Pd ha depositato emendamenti per abolire la norma che reintroduce la possibilità di capitalizzare gli interessi, ma ha specificato: “Non ne facciamo una questione ideologica o di principio, l’obiettivo è quello di aprire una discussione con il governo” per determinare misure che allevino i costi bancari per le imprese e i cittadini.