Oltre che per l’acquisto di un immobile, è sempre possibile richiedere alle banche o agli istituti di credito la concessione di mutui per effettuare lavori di ristrutturazione edilizia su quelli che già fanno parte del proprio patrimonio immobiliare. I lavori di ristrutturazione, infatti, in base alla loro natura, possono richiedere anche un ingente sforzo economico da parte di chi li esegue e dunque una certa liquidità a disposizione.
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L’importo del mutuo potrà di conseguenza variare in base ai lavori che si dovranno eseguire sugli immobili. In generale, i lavori di ristrutturazione sono classificati in diverse tipologie a seconda della loro entità, e cioè si dividono in:
- ristrutturazioni con manutenzione ordinaria o piccole opere
- ristrutturazioni con manutenzione straordinaria o piccole opere
- ristrutturazioni con manutenzione straordinaria o grandi opere.
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I documenti necessari per la richiesta di un mutuo a fine ristrutturazione
Per richiedere dunque ad una banca o ad un istituto di credito un mutuo a fine ristrutturazione, è necessario presentare a questi ultimi una serie di documenti aggiuntivi rispetto a quelli di norma richiesti per la concessione del finanziamento, che attestino l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione.
I documenti aggiuntivi da presentare saranno quindi, a seconda della tipologia di lavori eseguiti:
- il preventivo di spesa rilasciato dalla che effettuerà i lavori nel caso di ristrutturazioni con manutenzione ordinaria
- il preventivo di spesa rilasciato dalla ditta, la copia del progetto edilizio, l’eventuale autorizzazione rilasciata dal Comune o la denuncia di inizio attività, o ancora l’attestazione dei versamenti dovuti per gli oneri comunali, nel caso di ristrutturazioni con manutenzione straordinaria.