Se le borse europee sono volate sull’onda del fiscal cliff, figuriamoci quello che è accaduto a Wall Street, protagonista indiscusso, anche soltanto per una questione di territorialità, delle incertezze finanziarie legate all’accordo sul bilancio americano.
La situazione dell’America, adesso cambierà e c’è chi pensa già che i rischi per l’economica, così come i tagli alla spesa, sono stati soltanto rimandati. Nel frattempo, però possiamo considerare quel che sta accadendo anche sul versante valutario, dove il dollaro potrebbe essere mosso anche da altri elementi.
Sulle quotazioni del dollaro influiscono tre elementi: i dati sull’occupazione, quelli sui sussidi di disoccupazione e la pubblicazione delle minute del FOMC.
L’America si appresta a conoscere i dati relativi alle persone che nell’ultimo mese di riferimento hanno trovato un impiego, senza considerare le nuove occupazioni del settore agrario o governativo. L’indice sintetico che esprime questo dato è il Non-Farm Payrolls ADP (Automatic Data Processing).
Per quanto riguarda i sussidi di disoccupazione, sembra che ci sarà un incremento delle richieste ma la lettura sarà sempre al di sotto delle previsioni e questo potrebbe avere effetti rialzisti sul dollaro.
Infine le minute FOMC che parlano delle misure che intende mettere in campo la FED e gli effetti che queste possono realmente avere sull’economia USA.