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La rivoluzione del Dow Jones: chi esce e chi entra
Il difetto principale del Dow Jones è che la sua composizione è limitata a soli 30 titoli (in gergo sono chiamati Blue Chips) che, anche se nel corso del tempo sono variati, non riescono a riflettere l’intero andamento del listino azionario americano.
Per questo la S&P Dow Jones Indices, la società che gestisce l’indice controllata da Mcgraw Hill Financial, ha deciso di rivoluzionare la sua composizione per dare nuovo smalto a questo indice, eliminando dei titoli storici che, però, non sono più rappresentativi dell’industria americana.
Dal 20 settembre, giorno in cui debutterà il nuovo Dow Jones, i 30 titoli azionari del Dow Jones non comprenderanno più: Alcoa, il colosso dell’allumino presente sul listino da ben 54 anni, Hewlett-Packard, il produttore di pc sul listino dal 1997, e la Bank of America.
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Al loro posto subentreranno, rispettivamente, il marchio dell’abbigliamento sportivo Nike, il gruppo di carte di credito Visa e, dopo 5 anni, Bank of America verrà sostituita da Goldman Sachs.