E’ boom della pet economy

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 Crisi e grande recessione non possono nulla davanti all’amor per gli animali. Succede prevalentemente negli Stati Uniti, ma il business della pet economy è in crescita a livello globale. E, nel caso si volesse investire nei prossimi mesi, è proprio sul business degli animali che si dovrebbe puntare per veder lievitare il proprio rendimento.

Come riportato da diversi quotidiani in questi giorni, infatti, solo negli Stati Uniti il business della pet economy ha visto un incremento del 30%, con una spesa che è arrivata a toccare i 53 miliardi di dollari. Tanto per capire la dimensione del valore della pet economy, questa cifra è uguale al Pil della Tunisia.

Le spese sostenute dai proprietari di animali domestici sono le più disparate: si va dal tapis roulant (che arriva a sfiorare un costo di 400 dollari) al traduttore dei miagolii del gatto in inglese (costo di circa 220 dollari). Certo, non tutti sono disposti a spendere tali cifre per questi oggetti, ma ci sono comunque delle spese ‘necessarie’ al benessere di cani e gatti e altre tipologie di animali per i quali i proprietari vogliono il meglio.

E quindi per cibo, vaccinazioni, visite e animal sitting non si bada a spese. Tanto che anche un hedge fund di New York e anche alcuni fondi di San Francisco stanno investendo proprio in questa tipologia di attività.

 

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